Il Governo distrugge le tutele: licenziamenti mascherati da dimissioni, Giorgia Meloni volta le spalle ai lavoratori italiani

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Il nuovo ddl sul lavoro presentato dal governo Meloni dimostra ancora una volta il totale disinteresse dell’esecutivo nei confronti dei lavoratori italiani. Con l’approvazione dell’articolo 19, da ora in poi un datore di lavoro potrà dichiarare un dipendente dimissionario in caso di assenza ingiustificata per più di 15 giorni, e sarà il lavoratore a dover dimostrare il contrario. Questa misura rischia di lasciare tanti lavoratori, soprattutto quelli delle piccole aziende, senza tutele.

Nel settore privato, dove spesso prevalgono comunicazioni verbali o scritte via chat, la possibilità di essere ingiustamente dichiarati dimissionari è altissima. Con questa legge, chi è stato allontanato ingiustamente potrebbe perdere ogni diritto, compreso l’accesso alla Naspi, senza alcuna verifica obbligatoria da parte dell’Ispettorato del Lavoro. È un meccanismo iniquo, che lascia i lavoratori esposti ad abusi e ingiustizie.

Il governo dovrebbe tutelare i diritti dei lavoratori, non creare nuovi strumenti per favorire i licenziamenti mascherati da dimissioni. Questa normativa, invece di migliorare la sicurezza e la stabilità del lavoro, rappresenta un attacco frontale alla dignità dei lavoratori italiani. E’ l’ennesimo provvedimento a favore del più forte. Inutile dire che lotteremo strenuamente contro questo provvedimento ammazza-lavoro.